Prima di pubblicare un video è fondamentale capire quale delle versioni che hai fatto rende di più.
Chi lavora nel mondo video lo sa. Da un girato possono uscire tanti montaggi.
Ma come si fa a capire quale è il miglior montaggio? O meglio, quello che piacerà di più agli utenti?
Vi portiamo un esempio che in Combocut è all’ordine del giorno: dopo aver girato un video di Educazione Cinica in agenzia si apre spesso un dibattito.
A qualcuno una battuta non piace, quindi la leviamo, ma a qualcun altro fa molto ridere, quindi la rimettiamo. Per qualcuno all’inizio serve un cartello, qualcun altro preferisce che si entri subito nell’azione.
Alla fine, in montaggio, ci ritroviamo mediamente con 3 versioni dello stesso video. Il senso è sempre quello, ma hanno qualche variazione. Prendiamo la puntata di San Valentino.
La “lunga” dura 2’23’’ e contiene tutte le battute che abbiamo scritto e di conseguenza girato. Nella versione “breve”, 2’05’,’ abbiamo tolto un paio di passaggi sacrificabili ed è la più breve. Inoltre il cartello iniziale dura molto meno. La “media” è un compromesso tra le due.
L’idea è quella di fare una sorta di A/B test su Facebook mostrando attraverso un’adv le tre versioni a dei piccoli segmenti di pubblico. Senza esporsi, è possibile arrivare a capire quale è il montaggio che funziona di più e, quindi, pubblicarlo sulla pagina e recuperare il massimo delle visualizzazioni possibile e, soprattutto, il maggior coinvolgimento.
Il pubblico impostato per l’adv non deve già seguire la tua pagina. Deve essere imparziale, non deve aver già interagito con i tuoi contenuti.
Questo perché quello di cui abbiamo bisogno non è il riscontro da parte di un pubblico che già abbiamo conquistato, bensì del possibile pubblico che potremmo invece portare a casa. Tuttavia il pubblico deve essere simile a quello che segue la pagina.
C’erano tre versioni differenti con piccole caratteristiche diverse:
In molti potrebbero pensare che a funzionare di più sia stato il video breve: e invece no. Probabilmente nella versione sintetica abbiamo tolto proprio quelle battute che facevano la differenza per non staccarsi dallo schermo.
Ecco i risultati per obiettivi generici:
La verità è che la regola madre è sempre quella di giocarsi bene i primi secondi, di badare, certo, alla lunghezza, ma soprattutto ad un contenutoche, oltre ad essere di qualità, deve anche essere in grado di creare un pubblico personale e ben profilato.
Il metodo non è scientifico ma può essere utile per andare oltre alle sensazioni.
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